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ConsiderazioniEsperienza1

Page history last edited by PBworks 17 years, 6 months ago

Eccomi quindi alle considerazioni dopo il primo tentativo di mini-xp, le mie osservazioni sono in italico.

 

Interviste

Ho intervistato brevemente i partecipanti e ho raccolto queste opinioni (parafrasate dal sottoscritto, fate le vostre correzioni se non vi sembra corretto quanto scritto):

Roberto

Bello! Ho imparato meglio la visione globale di un processo xp, un po' meno il Pair Programming perchè con le interruzioni di 15 minuti non si riesce mai ad entrare nel vivo

Fabio

Efficace, peccato che abbiamo perso tempo all'inizio (intende con la configurazione delle macchine).

È stato divertente ed abbiamo accelerato di brutto il feedback (intende il feedback a livello "provo", "funziona/non funziona")

Luca

Non male. I 15 minuti sono duri soprattutto per me che sono lento. Si richia di fare cose sporche per via della pressione del tempo (però non si sono fatte).

È stato bello cambiare i pair e vedere i vantaggi che porta (immagino che si riferisca soprattutto alla "success story" del doppio bug).

Eravamo quasi un team (questa è bella! (c: ). Scambiare le coppie non era drammatico.

Il motivo del nostro fallimento è stata la mancanza di tecnologia, in particolare per servlet e jsp (concordo pienamente).

La tabella (mini informative workspace) è molto utile per non perdere il fuoco e concentrarsi solo sul task corrente.

Franco

È stato bello che siamo subito diventati un team in meno di 10 minuti. È stato bello e divertente, sarebbe bello averlo sul lavoro!

Molto interessante il ruolo del manager/coach che conosce i requisiti del cliente ma anche la parte tecnica della programmazione (gli ho dato un consiglio che dev'essergli piaciuto).

Simone

Devo dire che mi è piaciuta molto questa esperienza. Ho trovato persone altamente motivate e che avevano voglia di provare qualcosa di nuovo.

Questo mi convince sempre di più (caso mai fosse necessario) che sono le persone a sviluppare il software.

Se non partecipano non c'è niente da fare tranne che provare a capire il perchè e cercare di motivarle in modo diverso.

Non è stato necessario in questo caso!

 

Considerazioni personali

Sulle interviste

Roberto, se non si riesce ad entrare nel vivo allora il pomodorino ha fatto il suo lavoro. Sono un grande fan della caratteristica "di staccare" del pomodoro.

 

Luca, non sei lento! Anzi trovo che tu abbia un'ottima capacità di trovare il prossimo piccolo passo. Questo è forse dato dalla tua natura piuttosto riflessiva che non è - secondo me - segno di lentezza.

 

 

 

Sui punti critici

Le differenze di abilità non sono state fondamentali, lo sono state le mancanze di conoscenze tecnologiche.

Le stime erano abbastanza buone, in fondo non è nemmeno così difficile stimare 1 o 2 e c'è pur sempre la probabilità del 50% di azzeccare. (c:

Ho avuto la sensazione che sulle stime si prenda il valore che dice il primo anche se non si è proprio sicuri. Forse se uno dice un numero gli altri gli credono seguendo il principio del: "se l'ha detto avrà i suoi buoni motivi".

Un po' più di critica sarebbe meglio, forse la prossima volta li faccio stimare alla cieca, con i cartellini, devo pensarci.

 

Peccato per il task che ha sforato i due pomodorini, forse siamo stati un pelino supponenti, avremmo dovuto dividerlo ulteriormente ma non ci è venuto niente di meglio.

 

Su valori, principi e pratiche

Niente da dire sui valori, molto buoni!

 

I principi erano anche buoni, si sarebbe potuto fare meglio sul "Failure" nel caso del bug (forse ci è mancata un po' di lucidità).

Buono il resto, in particolare "Baby Steps" e "Improvement" (grazie anche ai task definiti).

"Diversity" ci ha fregato! (c: In cinque avevamo comunque quella lacuna tecnologica che non siamo riusciti a colmare.

 

Le pratiche sono state rispettate.

 

Nonostante tutto il pomodorino ha una funzione molto didattica e lo confermo.

Obbliga a concentrarsi solo sul task corrente e incentiva un comportamento "lean" di lasciare via tutto il superfluo; inoltre permette di avere vari punti di feedback (metodologia, sviluppo reale) per correggere il tiro.

In questa condizione estrema si trova veramente la soluzione più semplice che possa funzionare... e poi va a finire che funziona veramente.

 

Lo sconsiglierei per una giornata di lavoro "normale" (risulterebbe troppo intensa e pressante) ma per lo xpug penso ancora che sia la misura giusta.

 

Sulle correzioni per la prossima volta

*Pianificazione più veloce, se si riesce meno di un pomodorino. Eventualmente pianificare solo un pezzetto (è importante però che ci siano dei task da parallellizzare).

*Stima cieca, con i cartellini. Tutti giocano una carta e poi si girano in seguito. Questo obbliga chiunque a pensare con la sua testa, le differenze di stima sono un buon punto di partenza per riconoscere le differenze di compresione del task.

*Magari ne arriveranno altri...

 

Finali

mini-xp non è altro che l'applicazione del principio "Self similarity" sulla metodologia stessa!

  • Si lavora con una storia invece che un tema.
  • Si divide la storia in task invece che dividere il tema in storie.
  • Si considera un task finito quando sono verdi tutti i suoi test unitari (invece che i test di accettazione)
  • Si stimano i task invece delle storie

 

Niente di nuovo in fondo.

 

Ho tolto appositamente tutto quello che permette ad un team di vivere assieme a tempo indeterminato perchè non abbiamo questo problema.

Ogni volta il team sarà diverso e lavorerà assieme per sole tre ore.

 

Fondamentalmente lo vedo complementare all'attività dello xpug.

*Chi vuole approfondire il Pair Programming si sceglie un pair e ci lavora tutta la sera.

*Chi invece vuole provare l'"effetto team", lo switch pair, una mini pianificazione, ecc. ecc. può partecipare alla "sfida".

 

Si potrebbe obiettare che non è onesto "giocare" con due coppie contro una coppia sola ma la metodologia - anche se mini - ovviamente prende il suo tempo.

Probabilmente si riesce ad andare più veloci da soli (vedi la coppia vincente della serata) che in compagnia perchè nel limite di tre ore non ci si ritrova con i problemi che la metodologia (come definita) cerca di risolvere.

 

A questo punto rimane da chiedersi se effettivamente la mini metodologia risolva dei problemi o se è solo fine a sè stessa.

 

Io trovo che sia stato divertente, didattico e che possa essere un buon esercizio per tutti.

Attualmente non sono convinto che sia necessariamente più efficace anche se lo potrebbe diventare, con il tempo e le adeguate correzioni.

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